08 junho 2009

Gli Italiani in Jequie

Fratelli Leto

Pasquale Schettini, nel 1947, nel suo libro "Trecchina nel presente e nel passato" parla dei suoi compaesani che dopo una sosta in Portogallo, ancora giovani, partirono per il Brasile.
Essi sono: Francesco D’Andrea, conosciuto come "O Brasileiro", nel 1980, Biagio Galizia, nel 1863, Giovanni Rotondano nel 1866, Giuseppe Rotondano nel 1868 e Giuseppe Niella nel 1869.
Questi due ultimi ebbero l’idea e l’iniziativa di aprire un piccolo negozio in un incrocio di mulattiere in prossimità del Rio das Contas. Il loro commercio prosperò così tanto, che attorno a loro si moltiplicarono le aziende e le botteghe che alla fine formarono, nel corso degli anni, una fiorente città commerciale: Jequiè.
L’arrivo di Angelo Grisi e di Carmine Marotta per lavorare nell’azienda di Niella e Rotondano garantì la continuità di un intenso lavoro commerciale e sociale in special modo quando questi due divennero soci nel 1889.
Sempre in questo anno giunse in Jequiè il padre del futuro Governatore dello Stato di Bahia, Antonio Lomanto Junior. Ricevuto da Marotta e Grisi, Lomanto stabilì la sua residenza in Jequiè, sposandosi successivamente con Teresa Orrico Rotondano. Tutti questi fatti storici ed eroici, sono raccontati nei dettagli dall’omonimo nipote Carmine Marotta nel libro, "Casa Confiança - Trecchina Jequiè un ponte di ricordi sull’oceano.
Nel 1947, Schettini, riferendosi al commercio in Jequiè lo definisce di "sicura importanza", espressione modesta per definire bene cosa era, in quegli anni, la Fazenda Provisão, di Grillo, Marotta e Cia. Chiamata "Svizzera di Bahia". La fazenda aveva una cascata con relativa attrezzatura per essere utilizzata per la produzione in proprio di energia elettrica, fabbrica di ghiaccio, strada e linea telefonica diretta per Jequiè. Come fattrici, tenevano animali premiati in varie esposizioni, tutti delle migliori razze: dal vitello Indubrasil ai riproduttori Mangalarga e Sublime, dalle pecore Bergamasco e Merino alle galline Leghorn.
Oltre alla rappresentanza di sette banche nazionale e straniere e di diverse aziende commerciali, esportavano, inoltre cacao, caffè, tabacco, cotone ed olio di ricino. Fondata nel 1922, la ditta Grillo, Lamberti e C. (di cui era socio anche Carmine Marotta) occupava un grande edificio nel centro di Jequiè, oltre a diversi altri immobili nel viale Rio Branco. Limongi & Compagnia erano importatori ed esportatori, incluso i pneumatici Pirelli, teneva um negozio chiamato "A Lampada" con un completo assortimento di materiale elettrico. La ditta Fratelli Biondi era proprietária della "Grande Padaria Bahiana", dove "tutto ciò che si vende in questa azienda è garantito" come veniva pubblicizzata all’epoca.
Nel punto più centrale di Jequiè c’era il famoso "Bar Pasticceria Fascista". Con la Sala Bigliardo e il Salone del Barbiere era il punto di incontro della migliore società locale. Il suo proprietario Michele Ferraro era uno degli uomini più popolari di Jequiè, come si diceva.
Fondata nel 1907 l’azienda Gerardo Orrico e Cia era acquirente di svariati generi tipici del luogo: cacao, caffè, tabacco, ecc. ecc.
In quel tempo le difficoltà sociali e naturali erano grandi. Quando non si affrontavano bravacci come Zezinho dos Laços e altri, si affrontavano le intemperie. Fu quando arrivò Angelo Larocca il cui viaggio con una mandria di muli da Jequiè a Poçoes, distante 83 Km, durò una settimana nell’aprile del 1919 come ci racconta Raul Sarmento in una dettagliata ed inedita relazione.
Nel 1934 un autobus dell’azienda appartenente a Vicente (Orrico) Sarno trasportava la comitiva di Juracy Magalhaes, in quel tempo mediatore in Bahia, in visita politica, per Vitoria da Conquista. Cedroni fu il primo fotografo professionista di Jequiè ed Andréa Leto, anche lui di Trecchina, fu il proprietario del cinema "Italo-Brasil". Fabbricava nel contempo una bibita rinfrescante dai diversi sapori, all’epoca chiamata "gassosa" che era consumata dagli spettatori dopo ciascuno degli spettacoli. I fratelli Leto possedevano, tuttavia, una centrale elletrica.
Queste attività commerciali nella loro fase di espansione durarono sufficiente tempo. Comunque nella decade del 1950 Camilo Sarno apri in Jequiè un negozio di generi alimentari per l’acquisto e la vendita di generi del Brasile, filiale della Casa Sarno de Poçoes.
Trecchina-Jequiè ...... quale è il mistero che unì questi due luoghi ?
Simbolicamente il sud dell’Italia fu unito alla foresta di Bahia dall’allora Governatore Antonio Lomanto Junior nel 1963. Nell’occasione la comitiva che visitò Trecchina fu ricevuta da Carmine Marotta, che all’epoca aveva ben 93 anni di età.
Ma è leggendo nei registri della storia di Trecchina che sentiamo più chiaramente come a noi sembra familiari questi cognomi: Scaldaferri, Schettini, Grisi, Mensitieri, D’Andrea, Rotondano, Niella, Maimone, Caricchio, Ferraro, Pesce, Marotta, Orrico, Pignataro, Bartillotti, Vita, Sarno, Guerrieri, Acierno, Leto, Micucci, Liguori, Colavolpe, Limongi...
Eduardo Sarno
Out/2003

7 comentários:

  1. Complimenti per l'articolo! e anche per la traduzione!!
    Purtroppo non parlo portoghese/brasiliano, ma mi è molto familiare grazie alla musica brasiliana/portoghese, che adoro.
    Mi piacerebbe conoscere anche la vita di oggi dei 'jequienesi'...io vado a Trecchina (quasi) ogni estate da oltre trenta anni, ma da poco ho scoperto questo legame e mi interessa sempre più. Quest'anno ci ritorno e cercherò di approfondire, sto aspettando le meritate (?) vacanze.
    Buon tutto :)
    Marcello

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  2. Anônimo10.7.09

    Caro Marcello,
    Il merito della traduzione é stato di un trequinese chiamato Marotta Carmine, un grande studioso della storia di Trecchina e di Jequié. Lui abita a Prato (Toscana) e sempre viagga a Trecchina.
    Nel mio blog c'é un testo sopra il libro "Casa Confiança" che lui ha fatto, in portughese e in italiano( vede sito indicato).
    Io non parlo bene la lingua italiana ma minha moglie ha studiato un po. Lei é di discendeza italiana anchè di Trecchina (famiglia Leto).
    Cercherò di fare testo in italiano di piu.
    Mi piace sapere di dove sei e quale é il suo cognome, grazie.
    A presto,
    Eduardo Sarno

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  3. Anônimo29.7.09

    Gentile Edoardo,
    il mio cognome è Masi, sono di Potenza (capoluogo di Trecchina) ma mi sono trasferito a Roma da quasi 7 anni.
    Vado in vacanza a Trecchina a casa di uno zio (anche lui di Potenza) che aveva parenti anche in Brasile, ma non a Jequié, approfondirò anche questo.
    Grazie al suo blog mi sto esercitando con la lingua portoghese, capisco molto del testo, ma parlarla é muy diferente.
    Cari saluti,
    Marcello

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  4. Eduardo, sabe quem são os homens da foto acima?

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  5. Anônimo15.8.22

    Meu sogro é neto de Jose Rotondano

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  6. Anônimo29.7.23

    Olá Eduardo, estivemos em Trecchina no último mês de novembro. Fomos recebidos pelo sindaco e amigo Fábio Marcante com uma excepcional recepção. Minha esposa tem seus avós de Trecchina familia Moliterno. Conhecemos também a Nora de Vicente Grillo. Foi uma viagem mágica e com certeza, retornaremos. O gabinete do prefeito de Trecchina é praticamente um museu de Jequié.

    Tom

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  7. Anônimo18.9.23

    Meu nome é MARIANO SAVASTANO. Temos um Grupo de WhatsApp chamado TRECCHINA BAHIA com vários descendentes. Sou o Moderador. Se algum descendente desejar participar é só contatar-me pelo WhatsApp (11) 9 7487-3898. Será um prazer te-los conosco. Tanti Fratello Abbracio.

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